IL DECRETO AIUTI BIS IN GAZZETTA UFFICIALE OBBLIGA LE AZIENDE ENERGETICHE A NON ALZARE I PREZZI DI FORNITURA FINO AD APRILE 2023.
Cosa è successo
Molte imprese del settore, per indurre i consumatori a passare dal mercato “tutelato” al cosiddetto mercato “libero”, avevano offerto ai clienti prezzi “bloccati” dell’energia elettrica e del gas per uno due e a volte anche tre anni.
Ma quando i prezzi si sono impennati, per diverse imprese quei contratti sono diventati insostenibili. Mentre i consumatori continuavano a pagare l’energia come se la guerra in Ucraina non fosse mai scoppiata, le imprese si sono trovate a doversi rifornire di gas ed elettricità a prezzi crescenti. Ognuno di quei contratti è diventato fonte di perdita. Così più di un’impresa ha iniziato ad utilizzare una clausola contrattuale che prevede la possibilità per il venditore di cambiare le carte in tavola, rivedendo i prezzi, e dando una comunicazione al cliente non inferiore a tre mesi oltre alla possibilità di poter recedere dal contratto. Adesso tutte queste clausole contenute nei contratti energetici sono state congelate fino ad aprile del prossimo anno
Fare ha tutelato i suoi clienti e i prezzi fissi sono stati rispettati per tutto il tempo concordato.